Linea 77 Linea 77 - Penelope

E dormiamo sonni pieni di timorosi agguati
Fragili come la superficie del mare
Come un gigante nudo che usa il vento per farsi accarezzare
E quando il buio arriva e scioglie i nostri lacci
Tu diventi un'onda che le mie braccia non possono afferrare
E come d'incanto sei arrivata con i tuoi sonagli
Riprendi i tuoi vestiti
Ed esci dai miei sogni
...e m'incanto a guardare la mia carne che tu sai tessere,
Sai disfare
È già sera
E non posso più nascondermi
Come un'onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu mi sommergerai
E noi qui ad illuderci di sedurre il tempo ma
Come un onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu ti dileguerai.
E saltiamo tra le valigie riempite e disfatte
Case montate e smontate
Frammenti di viaggi notturni
Vagoni volanti
Risate di passanti che si gustavano l'attesa
Di un desiderio ancora per poco inappagato
E nell'illusione di annullare le distanze
Aumentare l'andatura
Disegnare nuovi equlibri
Penelope sai
Come te anche io sono stanco
Di capire tutto quando
Le cose se ne vanno
Vai giù! nell'abisso!
Poi su! e capisco che tra un respiro e l'altro esiste il luogo dell'assenza